Oggi vogliamo parlarti dei lavori per montare un impianto a pavimento. Esistono due tipi di impianti a pavimento:
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l’impianto a pavimento a circuito chiuso, costituito da tubazioni;
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l’impianto a pavimento elettrico, costituito da resistenze elettriche.
Sia le tubazioni che le resistenze elettriche sono collocate sotto il pavimento, appoggiate su pannelli isolanti. Queste emettono calore o raffreddano la casa, in modo uniforme, dal basso verso l’alto. Il più richiesto è l’impianto di riscaldamento ad acqua.
Impianto a pavimento a circuito chiuso costituito da tubazioni
Le tubazioni sono ripiene di acqua che viene riscaldata da una caldaia, da una pompa di calore, da impianti fotovoltaici o solari termici.
Per poter usufruire dell’impianto a pieno, è possibile trasformarlo in un impianto di raffreddamento, basterà sostituire l’immissione di acqua calda con quella fredda (15- 17 gradi sono abbastanza).
Com’è costituito?
Le tubazioni: le tubature sono in polietilene o fatte di materiali parzialmente di metallo e/o plastica; possono essere in polibutilene, in rame o anche in acciaio.
Devono essere resistenti allo schiacciamento e alla corrosione.
Più il diametro del tubo è maggiore, minore saranno le difficoltà per l’acqua di attraversare l’impianto e, di conseguenza, minore sarà lo sforzo della pompa per irradiarla nel meccanismo.
La corretta misura delle tubazioni, quindi, porta ad una minore spesa energetica e riduce la possibilità di erosione meccanica delle stesse.
Il pannello isolante: è fatto di polistirolo sagomato oppure di sughero.
È posizionato sopra la soletta ed ha un disegno predefinito previsto di alcuni incastri che facilitano la posa delle tubature.
Il pannello isolante deve rispettare la normativa sugli impianti a pavimento, deve cioè garantire che le caratteristiche termiche in possesso, siano conformi alle norme che regolano la stesura dell’isolamento.
Se il pannello ha qualità di isolamento elevate, lo spessore sarà ridotto, se, invece, ha scarse capacità isolanti, necessiterà di uno spessore più alto.
Il foglio in PVC rigido: abbinato al pannello isolante, lo rende più robusto ed impermeabile. È un valido aiuto contro la formazione dell’umidità.
La caldaia: serve ad introdurre l’acqua nel sistema. Può essere a gas metano.
Per riscaldare l’acqua irradiata nel sistema possono essere utilizzati anche pannelli elettrici fotovoltaici o solari-termici oppure pannelli con biomasse.
N.B. La caldaia può essere sostituita da pannelli solari, pompe di calore o altri irradiatori di calore.
I collettori: sono delle valvole che consentono di regolare il flusso dell’acqua che va dalla caldaia alle tubazioni e viceversa.
Il massetto: è lo strato di calcestruzzo e l’elemento riscaldante. È l’ultimo strato del sistema, immediatamente prima del pavimento. Il suo spessore, normalmente, negli impianti più diffusi, è di 5 o 6 cm. Lo spessore minimo che può avere è di 3 cm, secondo la norma vigente.
Ad ogni modo, le misure adatte al massetto vengono determinate dal produttore, in base all’impianto a cui si riferisce.
“Un impianto è per sempre.. o quasi..
se ben curato, la sua aspettativa di vita è di mezzo secolo.”
Come montare l’impianto.
Il primo passo è installare la barriera anti- umidità. Poi si procedere col posizionamento dei collettori in acciaio da collegare all’impianto idraulico che dovrà essere collegato alla caldaia, ai pannelli solari, alle pompe di calore o altro. È possibile utilizzare dei kit di regolazione creati appositamente per regolare il tutto. Una volta fatto questo, si stende l’intonaco. Per il montaggio ed i piccoli lavori puoi trovare informazioni utili su tabbid.com.
Dopodichè, si posiziona una cornice lungo tutto il contorno e poi, al suo interno, si stendono i pannelli di polietilene che costituiscono il sistema isolante. Si deve prestare attenzione a proteggere i collettori mentre si posiziona l’intonaco.
All’interno del perimetro in cui sono stati posizionati i pannelli isolanti, vengono poi posizionate, a serpentina, le tubazioni, ovvero, il sistema idronico, all’interno del quale scorrerà l’acqua, calda o fredda, o una miscela di composti come ad esempio il glicole propilenico.
Quando il procedimento elencato fin qui è terminato, si procede con il posizionamento del massetto. Sopra il massetto andrà poi posizionato il pavimento.
La temperatura non è necessariamente uguale per ogni stanza della casa, infatti, può essere regolata dai termostati in modo tale che ogni stanza abbia la sua temperatura ottimale.