I pannelli radianti sono dispositivi in grado di ottimizzare l’attività di riscaldamento, sia in termini economici sia in termini di comfort. Tuttavia, non sono tutti uguali. Per esempio, alcuni vengono montati sulle pareti, altri vengono montati sul pavimento. Una domanda a questo punto sorge spontanea: quali rendono di più? Scopriamolo in questa guida.

 

l pannelli radianti sono dispositivi in via di diffusioni, per quanto la loro installazione sia vincolata alla presenza di condizioni specifiche e possa risultare invadente. Ma procediamo con ordine, prima spiegando come funzionano i pannelli radianti, e poi operando un confronto tra le due tipologie.

 

Cosa sono i pannelli radianti

 

I pannelli radianti sono sistemi di riscaldamento che emettono calore per irraggiamento. Il loro meccanismo di funzionamento è semplice e geniale: fanno circolare acqua calda o un fluido termovettore in tubazioni collocate all’interno di pannelli installati dietro superfici.

 

A questo punto il calore si propaga in modo uniforme, creando un ambiente confortevole e privo di correnti d’aria.

 

I vantaggi principali sono l’elevato comfort termico, l’efficienza energetica e l’estetica pulita (non ci sono caloriferi a vista).

 

Tuttavia, richiedono interventi strutturali per l’installazione, con costi iniziali non trascurabili. Inoltre, hanno una certa inerzia termica, il che significa che impiegano più tempo a riscaldare gli ambienti rispetto a sistemi tradizionali.

 

Pannelli radianti a parete vs pannelli radianti a pavimento: un confronto franco

 

Operiamo ora un confronto tra i pannelli radianti a parete e pannelli radianti a pavimento. 

 

• Invasività dell’installazione: l’installazione a pavimento richiede la rimozione del massetto, risultando molto più invasiva rispetto a quella a parete, che può essere applicata direttamente su superfici esistenti.

 

• Efficienza termica: i pannelli a pavimento offrono una distribuzione del calore più uniforme dal basso verso l’alto, seguendo la naturale convezione dell’aria, e risultano leggermente più efficienti.

 

• Velocità di risposta: i pannelli a parete hanno una risposta termica più rapida, ideale per ambienti che non necessitano di riscaldamento continuo e dove si vogliono evitare lunghi tempi di attesa.

 

• Arredamento e spazio utile: i pannelli a parete limitano la disposizione degli arredi, in quanto devono rimanere liberi da ostacoli per funzionare correttamente; quelli a pavimento, invece, lasciano piena libertà.

 

• Costo complessivo: i pannelli a pavimento, pur più performanti, comportano costi di installazione più elevati e tempi di cantiere più lunghi rispetto ai pannelli a parete.

 

Per facilitare la comprensione, proponiamo una tabella sintetica ma esaustiva.

 

Criterio	Pannelli a Parete	Pannelli a Pavimento
Invasività installazione	Bassa, applicabili su superfici esistenti	Alta, richiedono rimozione del massetto
Efficienza termica	Buona, ma inferiore a quella dei pavimenti	Molto buona, distribuzione uniforme
Velocità di risposta	Alta, riscaldamento rapido	Media, tempo di risposta più lento
Arredabilità	Limitata, pareti devono rimanere libere	Totale, nessuna interferenza con gli arredi
Costo installazione	Più contenuto, meno opere edili	Più elevato, cantiere più complesso

 

Quando scegliere l’uno e quando scegliere l’altro

 

Giunti a questo punto vale la pena chiedersi: quando scegliere gli impianti radianti a parete? Quando scegliere quelli a pavimento?

 

I pannelli radianti a parete sono la scelta migliore quando si desidera un sistema efficiente ma meno invasivo, ad esempio in ristrutturazioni leggere, oppure in ambienti in cui è difficile intervenire sul pavimento. Sono ideali per case già arredate o in cui si vogliono evitare lavori strutturali.

 

D’altra parte, i pannelli radianti a pavimento sono più indicati nelle nuove costruzioni o nelle ristrutturazioni profonde, dove si rifà il massetto e si può progettare tutto da zero. Offrono un comfort termico superiore e una maggiore libertà nell’arredamento.

 

Di base, dunque, la scelta dipende dal tipo di intervento edilizio, dal budget e dal livello di comfort desiderato.

 

Un confronto tra i pannelli radianti e gli altri sistemi di riscaldamento

 

I pannelli radianti rappresentano un’alternativa sempre più diffusa. Tuttavia, prima di installarli, è bene fare il punto anche su cosa offrono gli altri. Ecco un confronto.

 

Pannelli radianti vs termosifoni tradizionali:

 

I termosifoni scaldano l’aria per convezione, generando un’oscillazione termica tra pavimento e soffitto e creando spesso zone fredde. I pannelli radianti, come abbiamo visto, riscaldano per irraggiamento, garantendo una temperatura omogenea e maggiore comfort.

 

I primi sono più semplici da installare, ma meno efficienti in termini energetici, specie con impianti a bassa temperatura.

 

Pannelli radianti vs stufe e caminetti:

 

Stufe e caminetti a legna o pellet producono un calore intenso ma concentrato in un’unica zona. Sono ideali per riscaldare singole stanze ma non ambienti ampi.

 

I pannelli radianti offrono un riscaldamento più diffuso e gestibile, sebbene non diano quella sensazione “di fuoco vivo” tanto amata in montagna o in case rustiche.

 

Pannelli radianti vs pompe di calore con split:

 

Le pompe di calore ad aria con split sono rapide e versatili, capaci anche di raffrescare. Tuttavia, producono flussi d’aria che possono risultare fastidiosi e seccare l’ambiente. I pannelli radianti, pur avendo tempi di risposta più lenti, offrono un calore più naturale e silenzioso, senza correnti.

 

Pannelli radianti vs riscaldamento a pavimento elettrico:

 

Il pavimento elettrico è più facile da installare, ma consuma molta più energia rispetto a un sistema radiante idraulico. Quest’ultimo, soprattutto se alimentato da fonti rinnovabili, è più sostenibile nel lungo periodo, anche se richiede maggiori opere murarie iniziali.

 

Come risparmiare sull’installazione dei pannelli radianti

 

Gli impianti con pannelli radianti costano mediamente più rispetto ad altre tipologie di impianto. Certo, consentono di abbattere i consumi, ma l’investimento iniziale è importante. Per fortuna, è possibile ridurlo senza effetti sulla qualità: basta raccogliere preventivi e confrontarli.

 

Ciò consente di individuare le migliori offerte, ovvero quelle che spiccano per rapporto qualità prezzo. Certo, è necessario che i preventivi siano redatti in un certo modo. Ovvero che siano:

 

• Elaborati da imprese di qualità;

 

• Dettagliati;

 

• Omogenei tra di loro.

 

Diversamente, dal confronto non si trarrebbero evidenze utili.

 

La ricerca manuale, quella che prevede il contatto diretto con imprese casuali, genera risultati poco utili, certamente disomogenei. Dunque, meglio affidarsi ai portali e ai tool di richiesta preventivi, che sono pensati proprio in una prospettiva di confronto rapido… E fruttuoso.