Vantaggi e svantaggi

Rating: 4.2/5. From 14 votes.
Please wait...

 

Ecco la sezione dedicata alla conoscenza dei vantaggi e degli svantaggi del riscaldamento a pavimento.
Quando si acquista una casa uno degli aspetti che si valuta sin dalle prime visite è l’impianto di riscaldamento.
Nella maggior parte delle case italiane il riscaldamento dell’ambiente domestico è affidato ai termosifoni che rappresentano il sistema di riscaldamento tradizionale, basato su una diffusione del calore per convezione, ma negli ultimi anni sta tornando in voga il sistema di riscaldamento a pavimento, soprattutto nelle case di nuova costruzione, che, al contrario, diffonde il calore per irraggiamento.

Con il riscaldamento a pavimento si ha risparmio energetico

Tra i vantaggi del riscaldamento a pavimento vi è il risparmio energetico

Il riscaldamento a pavimento conobbe il suo successo all’incirca intorno agli anni Cinquanta e Sessanta, ma successivamente fu abbandonato perché causava problemi di salute, come gonfiore alle gambe o ripetuti mal di testa, la maggior parte dei quali legati alle alte temperature che il pavimento raggiungeva. Oggi, però, tutti questi inconvenienti sono stati completamente eliminati grazie all’utilizzo di materiali più sicuri e affidabili e che permettono di ottenere all’interno dell’ambiente domestico una temperatura costante e piacevole.
Ecco che, nella scelta di installare un riscaldamento a pavimento, risulta piuttosto importante capire e conoscere quelli che sono i pregi e i difetti di questo tipo di riscaldamento, al fine di decidere in piena consapevolezza se questo tipo di sistema sia adatto alle vostre esigenze.

aziende-riscaldamento-a-pavimento

Preventivi riscaldamento a pavimento

Perché sceglierlo ?

  • maggior comfort abitativo: il riscaldamento a pavimento diffonde il calore per irraggiamento e chi decide di realizzare un riscaldamento di questo tipo sa che godrà di un certo comfort abitativo. In questo modo, infatti, si avranno i piedi caldi e una sensazione di benessere maggiore, nonostante la temperatura dell’ambiente sia inferiore a quella che può produrre un riscaldamento tradizionale (il riscaldamento a pavimento dona una temperatura di 20°);
  • più spazio a disposizione e libertà nella scelta del pavimento: l’utilizzo del riscaldamento a pavimento permette una maggiore libertà nella disposizione degli spazi e degli arredamenti. Risultano ideali da installare soprattutto negli ambienti più piccoli e in quelli con i soffitti inclinati. A questo bisogna aggiungere che la scelta di questo tipo  di riscaldamento non esclude l’utilizzo di alcuni tipi di pavimento: infatti, è possibile scegliere qualsiasi tipo di pavimentazione, come parquet, piastrelle, moquette, pietra naturale. Anche la pulizia e le ristrutturazioni risulteranno più rapide;
  • ideale per la salute: il riscaldamento a pavimento presenta anche molteplici vantaggi per la salute. La presenza di una diffusione per irraggiamento fa sì che non si creino polveri che, sollevandosi, possano far nascere allergie e, inoltre, l’assenza di differenze di temperature all’interno della casa fa sì che non si creino muffe e la minore umidità dovuta ad una distribuzione più equa del calore fa sì che la presenza di acari sia quasi ridotta a zero;
  • maggior calore e senso di benessere: con il riscaldamento a pavimento c’è un’equa distribuzione del calore. Si avverte una sensazione di benessere, dovuta al calore percepito dai nostri piedi e ad una minore differenza di temperatura tra i piedi e la testa;
  • risparmio energetico ed economico: il riscaldamento a pavimento produce due tipi di risparmio, quello energetico e quello economico. Entrambi i risparmi derivano soprattutto dalla possibilità di avere una temperatura della caldaia compresa tra i 30° e 40° (un impianto tradizionale raggiunge la temperatura di 70°); inoltre, la temperatura dell’ambiente è di 20°, 2° in meno rispetto a quella percepita con un impianto tradizionale; in più c’è la possibilità di usare energie rinnovabili (come il calore terrestre o l’energia solare) e di godere di incentivi statali;
  • raffrescamento in estate: con un unico impianto avrete la possibilità di godere di temperature più calde in inverno e di temperature più fresche in estate grazie ad un unico sistema a basso consumo e totalmente invisibile.

 

vantaggi e svantaggi del riscaldamento a pavimento

I principali svantaggi

  • costo maggiore rispetto a un impianto tradizionale: lo svantaggio principale di questo tipo di impianto è il costo. I costi iniziali che bisogna sopportare sono elevati, visto che comunque l’installazione di un impianto del genere prevede sia l’utilizzo di diversi elementi, anche piuttosto ricercati, sia un’ organizzazione attenta degli stessi al fine di garantire il successo dell’intero impianto. C’è da dire, però, che i costi onerosi che si sopportano all’inizio e che sono circa del 60% più alti di quelli normali saranno poi ammortizzati nel corso degli anni quando vi accorgerete che comunque consumerete meno energia e quindi le utenze saranno molto meno costose del solito (il risparmio si aggira intorno al 30-40%);
  • lentezza nel raggiungimento della temperatura ideale: proprio perché la caldaia lavora a temperature inferiori rispetto al classico impianto basato sui termosifoni, il raggiungimento della temperatura ideale sarà più lontano nel tempo.

Dopo aver trattato vantaggi e svantaggi del riscaldamento a pavimento passiamo alle ulteriori sezioni oppure se vuoi: puoi richiedere direttamente un preventivo online, senza nessun impegno, alle aziende specializzate della tua zona nell’istallazione e nella realizzazione di impianti di riscaldamento a pavimento.

 

14 pensieri su “Vantaggi e svantaggi

  1. Enrico Ferrsri

    Mi e” stato riferito che la temperatura emanata da un impiantos pavimento trova max risultato fino ad una altezza di ca. 2 metri. Pertanto le zone di casa piu in alto rimangono piu’ fredde. Teoria che si contrappone al tipo di riscaldamento con i radiatori tradizionali dove il calore sale in alta. Vorrei sapere cosa ne pensate. Grazie

    Replica
  2. Giovanni

    L’impianto a pavimento attualmente è superficiale .L impianto vero a pavimento viene ancorato con il ferro della soletta con tubi in ferro tirato e saldato.Quando si scende il riscaldamento a novembre non si deve più spegnere fino a marzo. Non si deve superare le temperature 35/38 gradi rischio che la dilatazione pavimento crepe fessure.

    Replica
  3. tanganelli alfredp

    Buongiorno ho una curiosità cioè è possibile che il riscadamento a pavimento contribuisca a diminuire i rumori tra un solaio e l’altro abbassando l’inquinamento acustico tra un condomino e l’atro ? grazie

    Replica
  4. stefano raybaudi massilia

    Vorrei sapere se posso installare il riscaldamento a pavimento con presenza in casa di parecchi tappeti.

    grazie

    Replica
  5. Alessandro

    Buon giorno
    Ieri ho portato il mio bambino di 7 mesi all’ospedale perché faceva fatica a respirare durante la visita il medico specializzato mi ha fatto domande sul tipo di riscaldamento utilizzato e mi ha detto che il migliore per il la salute “allergie ed asma” è quello con i termosifoni. Niente pavimento e niente stufe a pellet …. anche qui ci sono mille pareri discostanti. Grazie

    Replica
  6. admin Autore articolo

    Non esistono studi attendibili che dimostrino che la colla, a certe temperature, come quelle del riscaldamento a pavimento, non continui ad emettere sostanze tossiche. Per tale ragione nessuno può affermare che il collante usato non subisca modifiche nel corso del tempo (esalazioni tossiche, come pure la tenuta al sottofondo).
    Oggi poi esistono dei materassini creati appositamente per il riscaldamento a pavimento. Non so dirti la resa finale, in termine di resa calorica, sarebbe utile scoprirlo con un ingegnere.
    Per quanto riguarda i prezzi, è difficile dire se il prezzo alto è sinonimo di qualità . (a volte è l’esatto contrario). Dalla esperienza che ho, affidati molto su ditte conosciute, che hanno una esperienza nella produzione di tre strati.
    Diffida dalle occasioni eccezionali. Nessuno ti regala mai niente… e fatti rilasciare la scheda prodotto. Magari a poco, ma quella ti tutela.

    Replica
  7. Armando

    ciao a tutti,
    sto ristrutturando la casa in montagna, che prima era dei miei genitori ed ho deciso di fare tutto il pavimento (tranne bagno e cucina) in legno, ma ho una serie di dubbi!

    La scelta è andata sulle tavole di larice anticato, ed avendo messo il riscaldamento a pavimento, mi hanno consigliato il prefinto a tre strati 15 mm.
    Le informazioni che ho raccolto su trattamento del legno e modalità di posa sono diverse e contrastanti. Qualcuno mi può aiutare con la sua esperienza?

    1) trattamento del legno: per un prodotto più sano e resistente qualcuno mi dice è preferibile verniciato ad acqua (6 mani), altri dicono trattato ad olio (con olio turapori prima e olio duro resistente dopo). A parte l’effetto estetico, voi cosa mi potete dire?

    2) sulla posa: le alternative sono incollato o flottante.

    Sull’incollato i pro mi dicono che poi il pavimento di legno non ha problemi, si muove al massimo mezzo millimetro tra una tavola e l’altra visto che fra loro le tavole non si incollano e non si formano crepe, che il riscaldamento ha una resa maggiore non creando camere d’aria intermedie e quindi l’acqua circola a temperature più basse. I contro mi dicono che la colla per quanto sia ecologica contiene sempre formaldeide che può generare allergie, e comunque non è sana visto che viene anche riscaldata. E’ vero, ci sono colle ecologissime??

    Sul flottante fornitori diversi mi propongono soluzioni diverse per il tappetino:

    uno mi dice che deve avere uno strato di lana e uno di materiale che isoli dall’umidità che non deve arrivare al legno
    l’altro propone un tappetino di cartone ecologico traspirante.

    Voi cose ne pensate? Che esperienza avete?

    3) Sul prezzo: ho trovato materiali a circa 70 Euro il mq ed altri (di produzione artigianale) a 40 Euro il mq. Non prezzi intermedi. Ci si può fidare di prodotti a prezzi bassi o questo è un prodotto specifico?

    Replica
  8. Fabrizio Palmieri

    Buonasera
    Ho alcune perplessità per umidificare l’ambiente come faccio, visto che credo che sia importante per chi soggiorna molto in casa con un impianto radiante?

    Replica
  9. luigi

    Desidero preventivo per riscaldare una superficie di 30 mq posta in provincia di Sondrio ad una altezza di 600 metri slm. Contatto al numero di telefono. Grazie, cordiali saluti

    Replica
  10. Carlo

    Concordo con l’opinione di Gianluigi, l’unico modo per trasmettere calore tramite irraggiamento da un dispositivo immerso in un pavimento sarebbe con un emettitore a microonde una sorta di fornetto dalle dimensioni colossali quanto la balla raccontata. Il pavimento si riscalda in modo uniforme per conduzione mantenendo una temperatura relativamente bassa per evitare problemi al pavimento e alla salute (del portafoglio) e trasmette il calore essenzialmente per convezione (l’aria in contatto col pavimento si riscalda e sale riscaldando il resto dell’ambiente). Essendo la superficie molto ampia e la temperatura piu’ costante il calore percepito è uniforme in tutto l’ambiente.

    Replica
    1. Fabio

      Ma le radiazioni a infrarossi non le consideriamo? Il fatto che questi impianti siano denominati impianti “radianti” da TUTTI è normale

      Replica
  11. Mattia

    Una domanda: l’idea che dei tubi diventino molto caldi sotto al pavimento non mi piace, tuttavia mi piace l’idea del riscaldamento uniforme e del guadagno in spazio.
    Ci sono pericoli di incendio utilizzando il riscaldamento a pavimento? Sicuramente no, ma vedere i tubi che si scalderanno avvolti da una specie di polistirolo e poi messi sotto al massetto?

    Replica
    1. angelo

      Come detto anche nell’articolo il principio di circolazione dell’acqua e quindi al suo risparmio è dato dalle temperature più basse di esercizio…ossia 70 gradi e più per un radiatore e 30 40 per il pavimento radiante…che si tratta di acqua e non benzina, non diciamo che a 40 gradi max neanche si sente, si avvertirà il calore pari a quello corporeo sotto i piedi…

      Replica
  12. Gianluigi

    Buongiorno, trovo difficile che il calore sia trasmesso per irraggiamento dato che non credo che il pavimento emetta onde elettromagnetiche, io credo che sia per conduzione in primis e successivamente per convezione. Ovvero la serpentina di acqua calda condurrà calore ai materiali che la circondano fino ad arrivare al rivestimento del pavimento il quale successivamente scaldera l’aria che lo lambisce che per convezione scalderá l’ambiente. Però questo è solo quello che mi ricordo dalle superiori, magari mi sbaglio. Arrivederci

    Replica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *